Come scegliere un capo di abbigliamento vegano?

Sempre più persone decidono, in seguito a un cambiamento di vita o una presa di coscienza, di vestire VEG, ovvero un abbigliamento realizzato senza alcun sfruttamento di animali.

Vista l’espansione di stili di vita “vegani”alcuni stilisti (ma anche brand di moda più o meno famosi) si sono orientati verso questa tipologia di moda e si comincia a sentir parlare sempre di più di moda vegana o di abbigliamento Cruelty Free anche in Italia, a testimoniare che oltre ad uno stile di vita etico, la moda “vegan” è diventata anche un business, almeno a giudicare dai tanti fashion designers che si lanciano in questa “nicchia di mercato”.

Ma come si fa ad essere certi di acquistare davvero capi di abbigliamento vegani?

Come acquistare un capo 100% VEG

I tessuti da evitare per vestirsi vegan style

scegliere un capo di abbigliamentoEsistono tessuti che sembrano naturali o cruelty free ma nascondono in sé ben altro.

Parliamo di pelle e cuoio in primis, materiali realizzati con prodotti di scarto animale che finanziano questo tipo di industria. Stesso discorso per piumini d’oca, feltro e lana, materiali che non richiedono l’uccisione di animali ma li costringe a sfruttamento e allevamenti intensivi.

La seta deriva invece da bachi da seta, piccoli organismi che vengono bruciati alla fine del processo. Sempre per fare altri esempi, nell’ambito degli “accessori”, la moda vegana ritiene da evitare anche l’utilizzo di perle, anche se non c’è uccisione del mitile, perché è un’inutile sfruttamento animale.

Chi vuole acquistare un capo di abbigliamento vegano deve evitare di acquistare anche quei capi con piccoli dettagli e rifiniture che a prima vista non saltano all’occhio ma che nascondono l’utilizzo di tessuti di derivazione animale. Il primo consiglio è quindi quello di controllare attentamente il capo, in special modo l’etichetta e di visitare sempre il sito internet del produttore che, qualora produca capi di abbigliamento “cruelty free” sarà il primo ad esporlo chiaramente.

Come leggere l’etichetta dei capi d’abbigliamento

L’etichetta rivela tutta la storia di un prodotto. Se è di origine animale ci sarà un simboletto specifico.

Un capo di abbigliamento vegano ha 3 simboli con rombo e griglia (indicatori dell’origine non animale) ma attenzione! La lana è considerata tessuto naturale e perciò non è indicata sull’etichetta, sta a voi prestare attenzione sulla sua presenza.

Senza contare che senso le norme vigenti, l’etichetta deve “raccontare” l’80% di un capo, trincerando il restante 20% dietro un’origine sconosciuta. Deve essere l’acquirente a controllare e usare tutta la sua bravura per capire se è possibile finalizzare l’acquisto oppure evitare.

La consapevolezza della necessità di una cultura che difenda l’ambiente e tutti gli esseri viventi sta facendo nascere molti brand che si dichiarano 100% vegani  e che creano i loro capi di abbigliamento senza sfruttare gli animali, ma ancora non è semplice riconoscere quali capi di abbigliamento rispettano al 100% i dettami della moda vegan, il nostro consiglio per coloro che desiderano provare a vestirsi cruelty free è quello di controllare con la massima attenzione le etichette dei vestiti e consultare i siti web delle tante associazioni a difesa degli animali che spesso e periodicamente aggiornano database di aziende che producono vestiti rigorosamente senza prodotti di origine e derivazione animale.

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