Dalla Valpolicella alla Franciacorta: tutte le zone del Nord in cui si producono i vini migliori

L’Italia, si sa, è uno dei Paesi in cui si producono i migliori vini al mondo e un ruolo da protagonista è interpretato dal settentrione. Basti pensare al Friuli, che conta una superficie vitata di oltre 20 mila ettari, oppure alla Liguria con grandi classici quali il vermentino o il bianco delle Cinque Terre, o ancora al Trentino Alto Adige che vanta una rinomata viticoltura di montagna che si estende su una superficie di 10.033 ettari, con una ventina di vitigni che prosperano fra i 200 e i 1.000 metri di quota.

È però probabilmente in Piemonte, in Lombardia e in Veneto che si concentrano i prodotti più famosi e di maggiore qualità. Le campagne circostanti a Torino, a Biella, ma anche ad Alessandria, Asti, Cuneo, Novara e Vercelli hanno dato vita negli anni a vigneti che si estendono per 44.mila ettari, tutti in collina e persino nelle fasce alpine e prealpine.

valpolicella alla franciacortaÈ in questi luoghi impervi dove predomina il lavoro diretto dell’uomo che si raggiungono i migliori piccoli di qualità. Territori dove la vitivinicoltura ha modellato affascinanti e suggestivi paesaggi agrari e rurali, in particolare quelli di Langhe, Roero e Monferrato che hanno avuto il riconoscimento dell’UNESCO quali siti del patrimonio mondiale dell’umanità, e a cui fanno da complemento i sistemi collinari e pedemontani del Nord Piemonte.

Continuando a dare qualche numero, basti pensare che sono ben 19mila le aziende vitivinicole piemontesi, che producono mediamente tre milioni di ettolitri di vino all’anno. I nomi più famosi? Beh quelli che conosce la stragrande maggioranza degli amanti del vino in Italia e all’estero. Il Nebbiolo, il Barbera, il Grignolino e, naturalmente, il famosissimo Brachetto.

Affermata, tanto quanto i vini rossi, anche la grande la spumanteria con marchi storici come Martini, Gancia o Cinzano che hanno dato vita a industrie imponenti, simbolo del Made In Italy. Spostandoci in Veneto ecco che troviamo una tradizione altrettanto importante con almeno due zone di enorme prestigio: Conegliano Valdobbiadene e la Valpolicella, patria del mitico Amarone.

Ma procediamo con ordine, il Valdobbiadene, che prende il nome dall’omonimo territorio, è prodotto in 15 comuni cui appartengono le colline tra Conegliano e Valdobbiadene. Tra questi si distinguono i “cru”, come il celeberrimo Superiore di Cartizze, e i “Rive”, ottenuti da uve provenienti esclusivamente da un unico Comune o frazione di esso.

La Valpolicella è invece dove nasce il re di tutti i vini, quello che va fatto decantare a lungo e che inebria con il suo colore scuro e il suo sapore intenso anche il bevitore meno esperto. Come noto, l’Amarone DOCG, che potete trovare su www.viniperbacco.com, è ottenuto dall’appassimento delle uve conservate in fruttai per 100/120 giorni, dove porta a termine la fermentazione degli zuccheri. È uno dei più longevi fra i grandi vini italiani.

Per queste sue caratteristiche può accompagnare secondi piatti di carne, selvaggina, formaggi stagionati, ma anche essere degustato da solo come vino da meditazione. A concludere la rassegna dei territori più rinomati, doveroso un cenno alla zona di Franciacorta, zona collinare situata tra Brescia e l’estremità meridionale del Lago d’Iseo dove vengono prodotte le migliori bollicine d’Italia. A detta dei buongustai ma anche della guida più prestigiosa del settore.

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